L'AGENDA ROSSA DI PAOLO BORSELLINO*

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L'Orto degli oggetti smarriti

Sarebbe bello se, in un ipotetico Orto degli oggetti smarriti, potessimo riappropriarci dei  buoni frutti di chi ha seminato senza aver potuto raccogliere.

Recuperare la storia, la memoria, la verità che abbiamo smarrito insieme al buongusto, e alla curiosità di conoscere e ri-conoscere il valore delle cose.

Per sperare in un buon raccolto occorre che sia stata fatta una buona semina su un terreno fertile che abbia goduto i momenti propizi della "buona stagione". Bisogna poi curare, coltivare e proteggere, saper riconoscere i buoni frutti dalle cattive erbacce...le storie importanti dai rituali banali che non mettono nulla in discussione ma fanno audience.

Monica Scardecchia e Gianfranco Maggio

 

* L'agenda rossa sulla quale Paolo Borsellino annotava appunti personali, supposizioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia e dalla quale non si separava mai, specie dopo la morte di Giovanni Falcone, è misteriosamente sparita dalla borsa che aveva con sé il giorno dell'attentato (19 luglio 1992).